La dame des roses: Romantica

giovedì 20 gennaio 2011

Romantica

Sto passando una giornata frenetica ma ho letto una frase meravigliosa (che mi ha "suggerito" un amico) che vorrei condividere...

Tra i rumori della folla ce ne stiamo noi due, felici di essere insieme, parlando poco, forse nemmeno una parola.

Walt Whitman

E non ho resistito, dovevo pubblicarla...

Buon proseguimento a tutti

Federica

Lo so, sono un'inguaribile romantica...

4 commenti:

Cuore Antico20 gennaio 2011 alle ore 16:16
Che dire...da romantica condivido il pensiero sulla tua frase...fantastica.
Grazie per aver condiviso.
Debora
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Eri20 gennaio 2011 alle ore 18:54
Meravigliosa, condivido anch'io!
Non ho trovato il tuo indirizzo @, scrivimi così ti inoltro il materiale del GdL.
A presto, ciao!
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ziamame20 gennaio 2011 alle ore 19:43
Molto bella, davvero; a volte, il silenzio riesce a esprimere molto più delle mille parole
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Francesca D.21 gennaio 2011 alle ore 16:53
Che posticino delizioso questo tuo blog^^ E che frase magnifica...L'amore è anche e soprattutto non aver bisogno di molte parole per intendersi, grazie per questa chicca!
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TRIONFO DI BACCO E ARIANNA

Quant'è bella giovinezza

che si fugge tuttavia!

Chi vuol essere lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

Quest'è Bacco e Arianna,
belli, e l'un dell'altro ardenti:
perché 'l tempo fugge e inganna,
sempre insieme stan contenti.
Queste ninfe ed altre genti
sono allegre tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

Questi lieti satiretti,
delle ninfe innamorati,
per caverne e per boschetti
han lor posto cento agguati;
or da Bacco riscaldati,
ballon, salton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

Queste ninfe anche hanno caro
da lor esser ingannate:
ora insieme mescolate
suonon, canton tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

Questa soma, che vien drieto
sopra l'asino, è Sileno:
così vecchio è ebbro e lieto,
già di carne e d'anni pieno;
se non può star ritto, almeno
ride e gode tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

Mida vien drieto a costoro:
ciò che tocca, oro diventa.
E che giova aver tesoro,
s'altri poi non si accontenta?
Chi vuol esser lieto, sia:
del doman non c'è certezza.

Ciascun apra ben gli orecchi,
di doman nessun si paschi;
oggi sian, giovani e vecchi,
lieti ognun, femmine e maschi;
ogni tristo pensier caschi:
facciam festa tuttavia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

Donne e giovinetti amanti,
viva Bacco e viva Amore!
Ciascun suoni, balli e canti!
Arda di dolcezza il core!
Non fatica, non dolore!
Ciò c'ha esser, convien sia.
Chi vuol esser lieto, sia:
di doman non c'è certezza.

Lorenzo de Medici