Miramare è il nome di un bellissimo Castello, affacciato sul mare e che si trova sulla punta del promontorio di Grignato, verso Trieste.
Per le vacanze di Pasqua siamo andati, appunto, a Trieste ed Aquileia (due posti meravigliosi, di cui vi parlerò più avanti).
Essendo amante dei Castelli e dei Reali, non potevo non andare a Miramare.
Miramare dal viale d'accesso |
Brevissimi cenni storici.
Questo castello fu fatto costruire dall'arciduca Ferdinando Massimiliano d'Austria (era il fratello dell'imperatore Francesco Giuseppe e, di conseguenza, cognato dell'Imperatrice Elisabetta) tra il 1856 e il 1860. In seguito divenne la residenza dell'arciduca e della moglie, Carlotta del Belgio.
Una curiosità: l'Imperatrice Elisabetta si recò varie volte in visita al Castello.
I fidanzati Ferdinado Massimiliano e Carlotta |
Biblioteca |
In questa residenza i due coniugi vissero anni felici (a quanto pare erano anche innamorati), sino a quando l'arciduca fu convinto, da alcuni patrioti messicani e da personalità di riguardo europee (tra le quale l'imperatore Napoleone III) ad accettare il regno del Messico.
Ferdinando Massimiliano e Carlotta partirono fiduciosi e pieni di buoni propositi per il Messico il 14 Aprile 1864, a bordo della loro nave Novara.
Purtroppo, dopo qualche anno in Messico scoppiò la rivoluzione (con Pancho Villa) e l'Imperatore venne fucilato nel 1867.
Carlotta, invece, divenne pazza (già soffriva di turbe psichiche) e, dopo essere tornata a Miramare, passò gli anni in Belgio, ove morì.
La loro storia è molto triste.
Ritratto dell'Imperatrice Elisabetta, presente nel Castello |
Il Castello subì varie traversie, sino a quando nel 1930 il Governo Italiano lo destina a residenza del Duca Amedeo di Savoia-Aosta (terzo duca).
Il Duca dimora nel Castello dal 1931 fino al 1937, anno in cui riceve la nomina di vicerè d’Etiopia, mentre la moglie Anna d’Orléans e le figlie Margherita e Maria Cristina continuano ad abitarvi, seppure saltuariamente, fino alla prima metà del 1943.
Anche il Duca d'Aosta, uomo e comandante stimato, morì in modo tragico, in prigionia, lontano dall'Italia e dai suoi cari.
Amedeo di Savoia-Aosta e Anna d'Orleans |
E' indubbiamente uno dei posti più affascinanti che io abbia visitato.
Molto interessante è anche il parco che, però, non siamo riusciti a vedere, sarà per la prossima volta... .
Tutte le foto del Castello e degli interni le ho scattate io con il telefono (compresa questa qui sopra), non sono perfette ma spero rendano l'idea.
A presto
Federica
E' davvero una meraviglia!!! E quanta storia c'è dentro! La sorte dell'arciduca Massimiliano e di sua moglie è veramente tragica. Ci fu una sorta di maledizione sugli Asburgo delle ultime generazioni e sulle loro consorti: se pensiamo anche che Sissi fu uccisa a pugnalate, che suo figlio Rodolfo morì in circostanze mai chiarite nella tragedia di Mayerling e che poi l'erede Francesco Ferdinando e la moglie furono assassinati a Sarajevo, con le conseguenze che purtroppo ben conosciamo, be', sembra proprio che il destino si fosse accanito. Paradossalmente a salvarsi fu Francesco Giuseppe che, pur essendo uomo onesto e laborioso, non era certo un genio in politica e non capì che se si voleva evitare il rischio di smembramento dell'impero e di caduta della dinastia, bisognava tenersi lontani dalla guerra e dare una rappresentanza parlamentare alle opposizioni e alle popolazioni slave. E' un vero peccato, perché l'Impero Austro-Ungarico sarebbe potuto diventare un baluardo della civiltà occidentale e dell'equilibrio di pace dell'Europa, che forse avrebbe mantenuto la sua centralità.
RispondiEliminaSplendido post!!!
Un caro saluto
R
E' vero ciò che dici, sembra ci fu una sorte di maledizione per quella famiglia. E' vero anche che se l'Impero Austro-Ungarico non si fosse disgregato, ora forse l'Europa non sarebbe in condizioni così pietose.
RispondiEliminaA me affascina molto anche la figura del Terzo Duca d'Aosta, sai, abitando in Piemonte, e frequentando spesso Torino, non posso non essere un po' Sabauda... .
Quante belle residenze e castelli ci sono in Italia, piene di storie interessanti, ho appena commentato il tuo post sulla rocca di Gradara... .
Ciao, ciao, Federica
Il Piemonte ha una grande e gloriosa tradizione, oltre che essere una regione bellissima!
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