giovedì 30 aprile 2015

Miramare (Miramar)

Miramare è il nome di un bellissimo Castello, affacciato sul mare e che si trova sulla punta del promontorio di Grignato, verso Trieste.
Per le vacanze di Pasqua siamo andati, appunto, a Trieste ed Aquileia (due posti meravigliosi, di cui vi parlerò più avanti).
Essendo amante dei Castelli e dei Reali, non potevo non andare a Miramare.

Miramare dal viale d'accesso

Brevissimi cenni storici.
Questo castello fu fatto costruire dall'arciduca Ferdinando Massimiliano d'Austria (era il fratello dell'imperatore Francesco Giuseppe e, di conseguenza, cognato dell'Imperatrice Elisabetta) tra il 1856 e il 1860. In seguito divenne la residenza dell'arciduca e della moglie, Carlotta del Belgio.
Una curiosità: l'Imperatrice Elisabetta si recò varie volte in visita al Castello.

I fidanzati Ferdinado Massimiliano e Carlotta
Biblioteca 
In questa residenza i due coniugi vissero anni felici (a quanto pare erano anche innamorati), sino a quando l'arciduca fu convinto, da alcuni patrioti messicani e da personalità di riguardo europee (tra le quale l'imperatore Napoleone III) ad accettare il regno del Messico.


Ferdinando Massimiliano e Carlotta partirono fiduciosi e pieni di buoni propositi per il Messico il 14 Aprile 1864, a bordo della loro nave Novara.
Purtroppo, dopo qualche anno in Messico scoppiò la rivoluzione (con Pancho Villa) e l'Imperatore venne fucilato nel 1867.
Carlotta, invece, divenne pazza (già soffriva di turbe psichiche) e, dopo essere tornata a Miramare, passò gli anni in Belgio, ove morì.
La loro storia è molto triste.

Ritratto dell'Imperatrice Elisabetta,
 presente nel Castello

Il Castello subì varie traversie, sino a quando nel 1930 il Governo Italiano lo destina a residenza del Duca Amedeo di Savoia-Aosta (terzo duca).
Il Duca dimora nel Castello dal 1931 fino al 1937, anno in cui riceve la nomina di vicerè d’Etiopia, mentre la moglie Anna d’Orléans e le figlie Margherita e Maria Cristina continuano ad abitarvi, seppure saltuariamente, fino alla prima metà del 1943.
Anche il Duca d'Aosta, uomo e comandante stimato, morì in modo tragico, in prigionia, lontano dall'Italia e dai suoi cari.






Amedeo di Savoia-Aosta e Anna d'Orleans






E' indubbiamente uno dei posti più affascinanti che io abbia visitato.
Molto interessante è anche il parco che, però, non siamo riusciti a vedere, sarà per la prossima volta... .



Tutte le foto del Castello e degli interni le ho scattate io con il telefono (compresa questa qui sopra), non sono perfette ma spero rendano l'idea.
A presto
Federica 




3 commenti:

  1. E' davvero una meraviglia!!! E quanta storia c'è dentro! La sorte dell'arciduca Massimiliano e di sua moglie è veramente tragica. Ci fu una sorta di maledizione sugli Asburgo delle ultime generazioni e sulle loro consorti: se pensiamo anche che Sissi fu uccisa a pugnalate, che suo figlio Rodolfo morì in circostanze mai chiarite nella tragedia di Mayerling e che poi l'erede Francesco Ferdinando e la moglie furono assassinati a Sarajevo, con le conseguenze che purtroppo ben conosciamo, be', sembra proprio che il destino si fosse accanito. Paradossalmente a salvarsi fu Francesco Giuseppe che, pur essendo uomo onesto e laborioso, non era certo un genio in politica e non capì che se si voleva evitare il rischio di smembramento dell'impero e di caduta della dinastia, bisognava tenersi lontani dalla guerra e dare una rappresentanza parlamentare alle opposizioni e alle popolazioni slave. E' un vero peccato, perché l'Impero Austro-Ungarico sarebbe potuto diventare un baluardo della civiltà occidentale e dell'equilibrio di pace dell'Europa, che forse avrebbe mantenuto la sua centralità.
    Splendido post!!!
    Un caro saluto
    R

    RispondiElimina
  2. E' vero ciò che dici, sembra ci fu una sorte di maledizione per quella famiglia. E' vero anche che se l'Impero Austro-Ungarico non si fosse disgregato, ora forse l'Europa non sarebbe in condizioni così pietose.
    A me affascina molto anche la figura del Terzo Duca d'Aosta, sai, abitando in Piemonte, e frequentando spesso Torino, non posso non essere un po' Sabauda... .
    Quante belle residenze e castelli ci sono in Italia, piene di storie interessanti, ho appena commentato il tuo post sulla rocca di Gradara... .
    Ciao, ciao, Federica

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il Piemonte ha una grande e gloriosa tradizione, oltre che essere una regione bellissima!

      Elimina